Venerdì 1 Ottobre : San John Henry Newman

La Chiesa è chiamata il corpo di Cristo. Lei è ora ciò che era il suo corpo materiale quando egli era visibile sulla terra. E’ lo strumento della sua potenza divina. Occorre avvicinarsi a lei per ottenere da lui il bene. E, quando lei viene insultata, fa nascere la sua ira. Eppure cos’è la Chiesa, a dire il vero, se non una entità umile che provoca a volte l’insulto e l’empietà negli uomini che non vivono di fede? Lei è un “vaso di creta” (2Cor 4,7). (…)

      Sappiamo bene quanto siano imperfetti e fallibili anche i suoi ministri migliori, sottomessi alle passioni come tutti i loro fratelli. Eppure di loro Cristo ha detto, non soltanto riguardo agli apostoli ma pure ai sessantadue discepoli (ai quali i ministri cristiani sono senza dubbio paragonabili, rispetto ai loro incarichi): «Chi ascolta voi ascolta me, chi disprezza voi disprezza me e colui che mi ha mandato».

      Inoltre, egli ha fatto dei poveri, dei deboli e degli afflitti i testimoni e la personificazione della sua presenza. E qui ancora, è naturale che siamo minacciati dalla stessa tentazione di disprezzarli e di trattarli con irriverenza. Ciò che era Cristo, i suoi discepoli lo sono allo stesso modo in questo mondo, e come la sua condizione oscura e debole portava gli uomini ad insultarlo e a maltrattarlo, così le stesse caratteristiche nei testimoni della sua presenza portano gli uomini ad insultarlo ora. In ogni tempo quindi Cristo è in questo mondo, ma non in modo evidente; ora non di più che nei giorni della sua vita corporale.