Venerdì 17 Ottobre : Jean-Pierre de Caussade
Quando si è guidati da una guida che conduce in un paese sconosciuto, di notte, attraverso i campi, senza un percorso tracciato, secondo il suo piano, senza consultare nessuno e senza svelare le sue intenzioni, si può prendere un’altra strada se non quella dell’abbandono? Che senso ha guardare dove si è, chiedere ai passanti, consultare la mappa e i viaggiatori? Lo scopo di una guida che vuole che confidiamo in lui, sarà contrario a tutto ciò; avrà piacere a confondere l’inquietudine e la diffidenza di un’anima; vuole l’abbandono totale in lui. (…)
L’azione divina è essenzialmente buona; non vuole essere rafforzata o controllata; è iniziata dalla creazione del mondo e da quel momento, sviluppa nuove prove; non limita le sue operazioni, la sua fecondità non si esaurisce; lo faceva ieri, lo fa oggi; è la stessa azione che si applica a tutti i momenti attraverso effetti sempre nuovi e così si dispiegherà in eterno.