Venerdì 20 Giugno : Filoteo il Sinaita

La sobrietà e la vigilanza illuminano e purificano dapprima la coscienza. Poi, quando la coscienza è stata purificata, come una luce nascosta che appare all’improvviso, ella scaccia le grandi tenebre. E quando le tenebre sono state scacciate da una continua e vera vigilanza, la coscienza rivela nuovamente quanto era nascosto.

Con la sobrietà e la vigilanza, ella insegna la lotta invisibile dell’intelligenza ed il combattimento della ragione. Mostra come l’intelligenza deve gettare lance in questo combattimento singolare per Cristo, la luce desiderata, e di fronte alle brutte tenebre come fare per colpire con frecce i pensieri e non essere colpita. Chi ha gustato di questa luce comprende ciò che dico. Gustare della luce dà piuttosto fame all’anima, che è nutrita, ma mai sazia: più ella mangia, più ha ancora fame. Questa luce che attira l’intelligenza come il sole attira gli occhi, questa luce inesplicabile che esprime non la parola ma l’esperienza di chi ne è stato colpito, mi ordina di tacere. (…)

Gli occhi mal sopportano il fumo del legno che brucia. Ma questo fumo mostra loro poi la luce e rallegra coloro che prima aveva disturbato. Così l’attenzione che ci porta a vegliare senza stancarci, finisce per pesarci. Ma se subito lo chiami nella preghiera, Gesù illumina il tuo cuore. Ed ricordo di lui ti porta, con l’illuminazione, il più grande dei doni.