Venerdì 22 Agosto : Santa Caterina da Siena

[Santa Caterina sentì Dio dirle:] Sappilo, ogni imperfezione e ogni perfezione nell’amore si manifesta e si acquista verso di Me, ed anche ugualmente verso il prossimo. Lo sanno bene le anime semplici che spesse volte amano le creature con amore spirituale. Se esse mi amano con amore puro e disinteressato, è anche con purezza e disinteresse che amano il loro prossimo.

Si tratta come di un vaso che si riempie alla fontana. Se lo si prende dalla fonte per bere, è presto vuoto. Ma se lo si tiene immerso nella fonte, si può bere sempre, resta sempre pieno. Così avviene per l’amore del prossimo, spirituale o temporale: occorre berlo in Me, senza altra considerazione. Poiché io vi chiedo di amarmi con lo stesso amore con cui io vi amo.

In verità non sapreste farlo in modo completo. Ma io vi ho amati, prima d’essere amato, e da allora, ogni amore che avete per me, è un debito che pagate, non una grazia che mi fate, mentre l’amore che ho per voi è un favore che vi faccio, ma che non vi devo. Non potete quindi rendere a Me l’amore che vi chiedo. Ma vi ho posti accanto il vostro prossimo per permettervi di fare per lui quanto non potete fare per me: amarlo per grazia e con disinteresse, senza attendere alcun vantaggio. Io considero allora fatto a me ciò che fate al prossimo.