Venerdì 24 Febbraio : San Cirillo di Gerusalemme

“Giubilate, o cieli; rallegrati, o terra” (Is 49,13) per quanti [i catecumeni] apprestandosi ad essere aspersi con l’issopo sono prossimi alla purificazione mediante questa mistica pianta, per la potenza di colui che nella sua passione fu abbeverato con l’issopo per mezzo d’una canna. Si allietino le potenze celesti, e stiano pronte le anime prossime all’unione con il mistico Sposo secondo quanto sta scritto: «Una voce grida nel deserto: “Preparate la via al Signore” (Is 40,3). (…)

“Abbi fiducia, Gerusalemme, il Signore eliminerà le tue iniquità” So 3,14.15). “Il Signore laverà le vostre brutture e quelle delle sue figlie con lo spirito di giustizia e con lo spirito dello sterminio; spargerà su di voi acqua pura, e sarete purificati da ogni vostro peccato” (cfr Ez 36,25). Già gli angeli vi fanno corona esultanti e presto canteranno: “Chi è costei che ascende immacolata, appoggiata al suo diletto?” (cfr Ct 8,5). Costei, infatti, è l’anima già schiava e ora libera di chiamare fratello adottivo il suo Signore, che accogliendone il proposito sincero le dice: “Ecco, ora sei bella, quanto bella! I tuoi denti hanno il fascino di greggi di pecore tosate” (Ct 4,1.2). Così egli esclama alludendo ai frutti di una confessione fatta con buona coscienza, e aggiunge: “Tutte procedono appaiate” (ibid.), perché hanno una duplice grazia: dell’acqua e dello Spirito, dell’Antico e del Nuovo Testamento che annunziano.

Voglia il cielo che tutti, portato a termine il digiuno, manteniate vivo il ricordo di queste parole e ne traiate frutto traducendole in opere sante per presentarvi irreprensibili al mistico Sposo e ottenere il perdono dei peccati dal Padre, cui assieme al Figlio e allo Spirito Santo sia gloria per tutti i secoli. Amen.