Venerdì 5 Dicembre : SantAgostino
Per adesso infatti quella che in questo mondo viene considerata felicità ce l’hanno anche i cattivi, e quella che viene considerata infelicità in questo mondo ce l’hanno anche i buoni. Ci fanno ben caso coloro che credono alle cose presenti e non credono a quelle future, che cioè questi beni e mali del tempo presente ce l’hanno indistintamente sia i buoni che i cattivi. Se si bada alle ricchezze, notano che le ricchezze ce l’hanno sia gli scellerati che gli onesti. Così anche, se si ha paura della povertà e delle miserie del tempo presente, tribolano in queste miserie sia i buoni che i cattivi. E concludono in cuor loro che “le cose umane Dio né le vede né se ne cura” (cfr Sal 94,7), ma che addirittura ha lasciato che noi fossimo mescolati a sorte come dentro un sacco, che è questo mondo, e non mostra per noi nessun interessamento. E così avviene che essi non fanno alcun conto dei comandamenti, dato che non vedono manifestarsi nessuna differenza di giudizio. …
Molte cose sono rimandate per il giudizio mentre alcune sono giudicate subito, affinché coloro che vengono risparmiati abbiano timore e si convertano. Perché Dio non desidera condannare, ma salvare e, se ha pazienza verso i cattivi, è per poter cambiare i cattivi e renderli buoni.
