Domenica 10 Marzo : Santa Caterina da Siena

[Santa Caterina ha sentito Dio dirle:] Apri, figlia mia, l’occhio dell’intelligenza; scoprirai cechi e ignoranti, e vedrai anche imperfetti e i perfetti che mi seguono veramente. Proverai così il dolore della dannazione degli ignoranti e la gioia per la perfezione dei miei figli prediletti. Scoprirai anche come si comportano coloro che camminano alla mia luce e quelli che seguono le tenebre.

Ma prima voglio che che tu guardi il Ponte, che vi ho costruito nel mio Figlio unigenito, e che contempli la sua grandezza che va dal cielo alla terra; poiché la grandezza della Divinità è unita alla terra della vostra umanità. Ecco perché ti dico che va dal cielo alla terra, per l’unione che ha fatto con l’uomo. Ciò fu necessario per ricostruire la via che si era interrotta, come ti ho detto, e permettere di attraversare l’amarezza del mondo per arrivare alla vita. Partendo dalla terra non lo si poteva fare di grandezza sufficiente per passare il fiume e raggiungere la vita eterna, poiché la terra della natura umana era incapace da sola di togliere il peccato e cancellare la macchia del peccato di Adamo che ha corrotto e infettato tutta la razza umana, come ti ho già detto. Era quindi necessario riunirla alla grandezza della mia natura, eternamente divina, affinché ella potesse redimere tutta la razza umana: bisognava che la natura umana subisse la pena e che la natura divina unita alla natura umana accettasse il sacrificio che mio Figlio offriva a me, per distruggere la morte e rendervi la vita.

Così la Grandezza si è abbassata fino alla terra della vostra umanità: unendosi ad essa, ha edificato un ponte ed ha ristabilito la strada. Perché questa via? Perché, in verità, l’uomo potesse rallegrarsi della natura angelica. Ma, per ottenere la vita, non basterebbe che mio Figlio sia diventato il ponte, se voi non passaste da questo ponte.