Domenica 29 Gennaio : Beato Columba Marmion

Chi sono quelli che Nostro Signore chiama poveri in spirito (Mt 5,3)? Coloro che non possiedono nulla nello spirito, né nel cuore, ma vogliono solo Dio. Ogni giorno depongono ai piedi di Cristo giudizio, modo di vedere, volontà, tutto. E gli dicono: “Non voglio avere nulla di me; non voglio possedere che ciò che viene da te; non voglio fare che ciò che da tutta l’eternità, come Verbo, hai deciso per me: realizzare l’ideale divino che è in te su di me”. (…)

Facciamo in modo di far sì che, con la preghiera e lo sguardo sempre fisso sul modello, il soprannaturale animi tutte le nostre azioni perché il nome del Padre sia santificato, il suo regno arrivi, la sua volontà sia fatta: allora tutta la nostra vita sarà veramente divinizzata. Allora anche tutta la nostra vita, tornando a Dio, sarà come una lode incessante, estremamente gradita al nostro Padre celeste. Illuminati, ispirati, mossi dal Verbo e dallo Spirito potremo dire: “Il Signore mi guida” (cf Rm 8,14). E subito aggiungeremo col salmista: “Non manco di nulla” (Sal 23,1).

Poiché il Padre, percependo in noi solo ciò che da lui viene, e dalla grazia di suo Figlio e dall’ispirazione del suo Spirito, vedendoci secondo il suo desiderio uniti in ogni cosa a suo Figlio, ci abbraccia con lo stesso compiacimento che porta a suo Figlio e ci colma delle ricchezze infinite del suo Regno. La nostra opera è stata spogliarci di noi stessi per lasciarci condurre a Dio da Cristo. (…) Diventano nostra parte e nostra eredità tutte le benedizioni di cui è ricolmo il Figlio. Dio abbandona nel nulla delle loro pretese ricchezze coloro che, credendo di possedere, restano in sé stessi; ma la sua misericordia infinita colma di beni dall’alto la miseria che spera solo in lui (cf Lc 1,53).