Giovedì 1 Giugno : Libro dell’Ecclesiastico 42,15-26.

Ricorderò ora le opere del Signore e descriverò quanto ho visto. Con le parole del Signore sono state create le sue opere.
Il sole con il suo splendore illumina tutto, della gloria del Signore è piena la sua opera.
Neppure i santi del Signore sono in grado di narrare tutte le sue meraviglie, ciò che il Signore onnipotente ha stabilito perché l’universo stesse saldo a sua gloria.
Egli scruta l’abisso e il cuore e penetra tutti i loro segreti. L’Altissimo conosce tutta la scienza e osserva i segni dei tempi,
annunziando le cose passate e future e svelando le tracce di quelle nascoste.
Nessun pensiero gli sfugge, neppure una parola gli è nascosta.
Ha ordinato le meraviglie della sua sapienza, poiché egli è da sempre e per sempre. Nulla può essergli aggiunto e nulla tolto, non ha bisogno di alcun consigliere.
Quanto sono amabili tutte le sue opere! E appena una scintilla se ne può osservare.
Tutte queste cose vivono e resteranno per sempre in tutte le circostanze e tutte gli obbediscono.
Tutte sono a coppia, una di fronte all’altra, egli non ha fatto nulla di incompleto.
L’una conferma i meriti dell’altra, chi si sazierà nel contemplare la sua gloria?