Giovedì 21 Aprile : Sant’Ignazio d’Antiochia

        Ringrazio Gesù Cristo Dio che vi ha resi così saggi. Ho visto infatti che siete fondati su una fede incrollabile, come se foste inchioadati, carne e spirito, alla croce del Signore Gesù Cristo, e che siete pieni di carità nel sangue di Cristo. Voi credete fermamente nel Signire nostro Gesù, credete che egli discende veramente « dalla stirpe di David secondo la carne » (Rm 1, 3) ed è figlio di Dio secondo la volontà e la potenza di Dio; che nacque veramente da una vergine; che fu battezzato da Giovanni « per adempiere ogni giustizia » (Mt 3, 15);  che fu veramente inchiodato in croce per noi nella carne sotto Ponzio Pilato e il tetraca Erode. Noi siamo infatti il frutto della sua croce e della sua beata passione. Avete ferma fede inoltre che con la sua risurrezione ha  innalzato nei secoli il suo vessillo per riunire i suoi santi e i suoi fedeli, sia Giudei che Gentilim nell’unico corpo della sua Chiesa.

        Egli ha sofferto la sua passione per noi, perché fossimo salvi; ed ha sofferto realmente, come realmente ha risuscitato se stesso. Io so  e credo fermamente che anche dopo la risurrezione egli è nella sua carne. E quando si mostrò a Pietro e ai suoi compagni, disse loro: Toccatemi, palpatemi e vedete che non sono uno spirito senza corpo. E subito lo toccarono e credettero alla realtà della sua carne e del e del suo spirito. Per questo disprezzarono la morte e trionfarono di essa. Dopo la sua risurrezione, poi, Cristo mangiò e bevve con loro propio come un uomo in carne ed ossa, sebbene spiritualmente fosse unito al Padre. Vi ricordo queste cose, o carissimi, quantunque sappia bene che voi vi  gloriate della stessa fede mia.