Giovedì 22 Dicembre : San Beda il Venerabile

Maria dice: “L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore”; come dire: “Il Signore mi ha onorato di un favore così grande, inaudito, che non si può spiegare in alcun modo, solo l’amore può forse appena coglierlo nel più profondo del cuore. Ecco perché metto tutte le forze dell’anima a rendergli grazie nella lode.(…) Il Signore ha fatto in me meraviglie; santo è il suo nome”. (…) Ella sola, quest’anima per cui il Signore si è degnato di fare grandi cose, può magnificarlo come conviene e dire, invitando a condividere le sue espressioni ed intenzioni: “Celebrate con me il Signore, esaltiamo insieme il suo nome” (Sal 34,4).(…)

“Ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia”. E’ bello chiamare Israele il servo del Signore, Israele che il Signore ha soccorso per salvarlo nell’obbedienza e nell’umiltà. Così parla Osea: “Quando Israele era bambino, io l’ho amato” (3,1; cfr 11,4). Chi rifiuta di umiliarsi non può certamente essere salvato(…), ma “chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli” (Mt 18,4).

“Come aveva promesso ai nostri padri, ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre”. Non si tratta qui della discendenza carnale di Abramo, ma della discendenza spirituale. Cioè, non si tratta dei discendenti secondo la carne, ma di coloro che camminano sulle tracce della sua fede. (…) La venuta del Salvatore è dunque promessa ad Abramo e alla sua discendenza per sempre, cioè ai figli della promessa di cui San Paolo dice: “Se appartenete a Cristo, allora siete discendenza di Abramo, eredi secondo la promessa” (Gal 3,29).

Infine è bello che la nascita del Signore e quella di Giovanni siano annunciate profeticamente dalle loro madri.(…) La vita distrutta per colpa di una sola donna sarebbe stata infatti restituita al mondo da queste donne, entrambe ricolme di lodi.