Giovedì 27 Maggio 2021 : Commento San Gregorio Magno

Ogni uomo che conosce le tenebre che fanno di lui un cieco (…) gridi con tutta l’anima: “Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!”. Ma sentiamo anche ciò che segue alle grida del cieco: “Quelli che camminavano avanti lo sgridavano, perché tacesse” (Lc 18,39). Chi sono? Sono coloro che rappresentano i desideri del nostro essere nel mondo, portatori di turbamento, i vizi umani ed il loro tumulto, che vogliono impedire la venuta di Gesù in noi, turbano il pensiero mettendovi la tentazione e coprendo la voce del cuore in preghiera. Succede spesso infatti che al loro apparire la volontà di rivolgerci nuovamente a Dio (…) e lo sforzo di allontanare i peccati con la preghiera siano contrariati: la vigilanza dello spirito si indebolisce a contatto con loro, essi mettono confusione nel cuore, soffocano il grido della preghiera. (…)

Cosa ha fatto il cieco per ricevere la luce, malgrado questi ostacoli? “Ma lui continuava ancora più forte: “Figlio di Davide, abbi pietà di me!” (…) Sì, più ci assale il tumulto dei desideri, più dobbiamo rendere insistente la nostra preghiera. (…) Più è coperta la voce del cuore, con maggior vigore essa deve insistere, fino a coprire il tumulto dei pensieri invadenti e giungere all’orecchio fedele del Signore. Ognuno, penso, si riconoscerà in quest’immagine: quando ci sforziamo di volgere il cuore da questo mondo verso Dio (…), tante sono le cose inopportune che ci pesano e che dobbiamo combattere. E’ uno ‘sciame’ che a fatica il desiderio di Dio cerca di levare dagli occhi del cuore. (…) Ma perseverando vigorosamente nella preghiera, noi fermiamo nello spirito Gesù che passa. Come racconta il Vangelo: “Gesù allora si fermò e ordinò che glielo conducessero” (v. 40).