Giovedì 8 Luglio : San Giovanni Paolo II

Questa giornata di Assisi ci ha aiutato a divenire più coscienti dei nostri impegni religiosi. Ma ha anche reso il mondo, che ci ha seguito attraverso i mezzi di comunicazione, più cosciente della responsabilità di ogni religione nei confronti dei problemi della guerra e della pace. Forse mai come ora nella storia dell’umanità è divenuto a tutti evidente il legame intrinseco tra un atteggiamento autenticamente religioso e il grande bene della pace. Che peso tremendo da portare per le spalle dell’uomo! Ma, nello stesso tempo, quale meravigliosa ed entusiasmante chiamata da seguire. La preghiera è già in se stessa azione, ma ciò non ci esime dalle azioni al servizio della pace. Qui noi stiamo agendo come gli araldi della coscienza morale dell’umanità come tale, umanità che aspira alla pace, che ha bisogno della pace.

Non c’è pace senza un amore appassionato per la pace. Non c’è pace senza volontà indomita per raggiungere la pace. La pace attende i suoi profeti. Insieme abbiamo riempito i nostri sguardi con visioni di pace: esse sprigionano energie per un nuovo linguaggio di pace, per nuovi gesti di pace, gesti che spezzeranno le catene fatali delle divisioni ereditate dalla storia o generate dalle moderne ideologie. La pace attende i suoi artefici. Allunghiamo le nostre mani verso i nostri fratelli e sorelle, per incoraggiarli a costruire la pace sui quattro pilastri della verità, della giustizia, dell’amore e della libertà. La pace è un cantiere aperto a tutti, non solo agli specialisti, ai sapienti e agli strateghi. La pace è una responsabilità universale: essa passa attraverso mille piccoli atti della vita quotidiana. A seconda del loro modo quotidiano di vivere con gli altri, gli uomini scelgono a favore della pace o contro la pace…

Ciò che abbiamo fatto oggi ad Assisi, pregando e testimoniando a favore del nostro impegno per la pace, dobbiamo continuare a farlo ogni giorno della nostra vita. Ciò che infatti abbiamo fatto oggi è di vitale importanza per il mondo. Se il mondo deve continuare, e gli uomini e le donne devono sopravvivere su di esso, il mondo non può fare a meno della preghiera.