Lunedì 12 Luglio : Eusebio di Cesarea

Gesù è la pace ed è venuto “a riconciliare le cose che stanno sulla terra e quelle nei cieli” (Col 1, 20). Se questo è vero, come possiamo comprendere ciò che il Signore stesso dice nel Vangelo: “Non crediate che io sia venuto a portare pace sulla terra”? (…) La pace potrebbe forse non procurare la pace? (… )

Il disegno di Dio, quando mandò il Figlio, era di salvare gli uomini; e la missione che egli doveva compiere era stabilire la pace nel cielo e sulla terra. Perché allora, non c’è la pace? A causa della debolezza di quelli che non hanno potuto accogliere lo splendore della luce vera (cfr Gv 1,9-10). Cristo proclama la pace; è quanto dice anche l’apostolo Paolo: “Egli infatti è la nostra pace” (Ef 2,14), ma si tratta della pace solo per coloro che credono e l’accolgono.

Una figlia ha creduto e suo padre è rimasto miscredente (…): “quale collaborazione ci può essere tra un fedele e un infedele?” (2 Cor 6, 15) Il figlio diviene credente, il padre rimane incredulo (…): là dove viene proclamata la pace, si instaura la divisione. “Proclamo la pace, sì, però la terra non la accoglie”. Non era questo il progetto del seminatore, il quale si aspettava il frutto della terra.