Lunedì 24 Maggio 2021 : Commento Santa Teresa di Calcutta

Non pensiamo di avere diritto di giudicare i ricchi. Non vogliamo la lotta di classe, ma un incontro fra le classi, nel quale il ricco salva il povero e il povero salva il ricco.

Di fronte a Dio la nostra povertà è ammettere e accettare in modo umile la nostra condizione di peccato, d’impotenza e di totale nullità; riconoscere il nostro stato di nudità, ma che si esprime come speranza in lui, attesa di ricevere ogni cosa da lui in quanto Padre nostro. La nostra povertà dovrebbe essere un’autentica povertà evangelica – amabile, tenera, felice, vissuta da un cuore aperto, sempre pronto a dare un gesto d’amore. La povertà è amore prima di essere rinuncia. Per amare è necessario dare. Per dare è necessario essere liberi da ogni egoismo.