Lunedì 5 Aprile 2021 : Commento Sant’Odilone di Cluny

Il Vangelo ci descrive la corsa gioiosa dei discepoli: “Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro” (Gv 20,4). Chi non vorrebbe ugualmente cercare Cristo che siede alla destra del Padre, e per ottenere di trovarlo al termine della ricerca, chi non si metterebbe a correre in spirito, ricordando la gioia della corsa a tutta velocità di questi apostoli? Per incoraggiarci in questo desiderio, ciascuno di noi ridica con slancio il versetto seguente del Cantico dei Cantici: “Portami con te, corriamo all’odore dei tuoi profumi” (3,4 LXX). Correre all’odore dei profumi, è camminare senza sosta, quasi fuori di testa, verso il nostro Creatore, col conforto del santo odore delle virtù.

Questa è stata la corsa degna di elogi delle sante donne che, secondo i vangeli, avevano seguito il Signore fin dalla Galilea e gli sono rimaste fedeli al momento della Passione, mentre i discepoli erano scappati (Mt 27,55); loro sono corse all’odore dei profumi, in spirito, ed anche alla lettera, poiché hanno comprato aromi per ungere il corpo del Signore, come testimonia Marco (16,1).

Fratelli, sull’esempio di quanto hanno fatto i discepoli, uomini e donne, presso il sepolcro del Maestro (…), proclamiamo a nostro modo la gioia della risurrezione del Signore. Sarebbe davvero peccato che la lingua di carne taccia la lode dovuta al Creatore, in questo giorno dove la sua carne è risorta. Questa magnifica risurrezione ci incita a proclamare la grandezza dell’Autore di tale gioia e ad annunciare la vittoria riportata sul nostro antico nemico (…): con l’istigatore alla morte, oggi la morte è vinta; oggi, grazie a Cristo, la vita è resa ai mortali. Oggi le catene del demonio sono spezzate; la libertà del Signore è data in questo giorno ai cristiani.