Martedì 19 Settembre : Sant Agostino

Troviamo che dal Signore furono risuscitati tre morti in modo visibile, ma un gran numero in modo invisibile. Ma chi può sapere quanti morti risuscitò in modo visibile? … Risuscitò la figlia morta del capo-sinagoga (Mc 5,22s), il figlio della vedova di Naim e Lazzaro (Gv 11)… Queste tre specie di morti rappresentano tre specie di peccatori che ancora oggi sono risuscitati da Cristo. La figliola morta del capo-sinagoga era ancora dentro in casa, … il giovinetto invece non era più dentro la sua casa – è vero – ma tuttavia non era ancora nel sepolcro, … Lazzaro era già sepolto …

Ci sono, dunque, coloro che hanno il peccato nel cuore ma non ancora nell’azione… hanno acconsentito nel cuore; hanno il morto dentro di sé, ancora non lo hanno portato al sepolcro. E come suole accadere, … e come si può sperimentare ogni giorno in se stessi, talora, dopo aver sentito la parola di Dio, è come se il Signore dicesse: “Alzati!”, allora si condanna il consenso dato al male, si aspira di nuovo alla salvezza e alla santità. … Altri invece, dopo aver acconsentito al desiderio, arrivano fino all’azione, come se portassero il morto alla sepoltura; in tal modo quanto era nascosto nel segreto appare in pubblico. Costoro che sono arrivati all’atto concreto, sono forse ormai senza speranza? Non fu detto forse a quel giovinetto: “Te lo dico io: alzati “? Non fu restituito forse anch’egli a sua madre? Così dunque anche uno che già ha compiuto l’atto peccaminoso, se per caso viene ammonito e si sente spinto dalla parola della verità, alla voce di Cristo risorge e viene restituito vivo. Ha potuto spingersi fino all’atto, ma non è arrivato alla rovina eterna.

Coloro invece che, facendo ciò che è male, cadono anche nell’abitudine cattiva in modo che la stessa assuefazione al male non permette loro di vedere che è male, diventano difensori delle loro male azioni e si arrabbiano quando sono ripresi… Individui siffatti, oppressi dalla cattiva abitudine, rassomigliano a dei morti sepolti. … Il pesante masso posto sul sepolcro rappresenta la penosa potenza dell’abitudine poiché opprime l’anima e non le permette né d’alzarsi né di respirare. …

Ascoltiamo dunque, carissimi, queste verità in modo che quelli che vivono continuino a vivere e coloro che sono morti tornino a vivere. … Che tutti facciano penitenza. … Coloro dunque che vivono, continuino a vivere; quelli che invece sono morti, in qualunque di queste tre specie di morte si trovino, facciano in modo di risorgere al più presto.