Martedì 2 Maggio : Leone XIII

Il mistero della S.S. Trinità è chiamato dai dottori della Chiesa la sostanza del Nuovo Testamento, cioè il più grande di tutti i misteri, la sorgente e il fondamento degli altri. E’ per conoscerlo e contemplarlo che gli angeli sono stati creati in cielo e gli uomini in terra. (…) E’ per manifestare questo mistero più chiaramente che Dio stesso è sceso dal soggiorno degli angeli verso gli uomini. (…)

L’apostolo Paolo annuncia la Trinità delle persone e l’unità della loro natura quando scrive: “Poiché da lui, grazie a lui e per lui sono tutte le cose. A lui la gloria nei secoli. Amen!” (Rm 11,36). (…) Sant’Agostino scrive, commentando questo passaggio: “Queste parole non sono da prendere per caso. ‘Da lui’ designa il Padre, ‘grazie a lui’ il Figlio, ‘per lui’ lo Spirito Santo”. Giustamente la Chiesa ha l’abitudine di attribuire al Padre le opere della Divinità dove risplende la potenza, al Figlio quelle dove risplende la sapienza, allo Spirito Santo quelle dove risplende l’amore. Non che tutte le perfezioni e le opere esteriori non sono comuni alle persone divine: “le opere della Trinità sono indivisibili, come l’essenza della Trinità è indivisibile…” (Sant’Agostino).

Ma, per un certo confronto, una certa affinità fra le opere e le proprietà delle persone, le opere sono attribuite alle singole persone, ad una piuttosto che ad un’altra. (…) In questo modo il Padre, che è “il principio di tutta la divinità” (S. Agostino), è anche la causa efficiente di ogni cosa, dell’incarnazione del Verbo e della santificazione delle anime: “tutto è da lui”. Ma il Figlio, il Verbo, la Parola di Dio e l’immagine di Dio, è anche la causa-modello, l’archetipo; da lui tutto ciò che è stato creato riceve la sua forma e la sua bellezza, l’ordine e l’armonia. Egli è per noi “la via, la verità e la vita” (Gv 14,6), il riconciliatore dell’uomo con Dio: “tutto è grazie a lui”. Lo Spirito Santo è la causa ultima di ogni cosa(…), la bontà divina e l’amore reciproco del Padre e del Figlio; per la sua forza potente, ma dolce, egli completa l’amore reciproco del Padre e del Figlio; per la sua forza potente, ma dolce, completa l’opera nascosta della salvezza eterna dell’uomo e la conduce alla sua perfezione: “tutto è per lui”.