Martedì 23 Novembre : Santa Caterina da Siena

Dio Padre, mosso dal fuoco della sua carità, mandò il Verbo, il suo unico Figlio, che venne come un carro di fuoco, spargendo le fiamme dell’ineffabile amore e dell’eterna misericordia del Padre, insegnandoci la dottrina della Verità e mostrandoci la via dell’amore che dobbiamo seguire. Ha detto: “Io sono la via, la verità, la vita; chi va per mezzo di me, non passa per le tenebre, ma viene alla luce” (cfr. Gv 14,6; 8,12). E così è, perché chi segue questa via in verità riceve la vita della grazia e cammina nella luce della santa Fede; e con questa luce arriva alla visione eterna di Dio. (…)

Ci sono molti che vogliono andarsene e non seguirlo; vogliono camminare senza una guida, non dietro di lui, prendendo un nuovo sentiero, e volendo servire Dio e acquisire la virtù senza fatica; ma si sbagliano, perché lui è la via. Questi non sono forti e perseveranti; si indeboliscono, e al momento del combattimento gettano le loro armi, le armi della preghiera umile e continua, della carità ardente, la spada della volontà con cui ci si difende, e che ha due bordi, l’odio del vizio e l’amore della virtù; (…) non ottengono gloria, ma vergogna e confusione, perché non seguono la dottrina della Parola, ma se ne allontanano, volendo andare per un’altra via che la sua.

Dobbiamo quindi essergli fedeli e amarlo nella verità, non per paura del castigo di cui è punito chi non ama, né per l’utilità e il piacere che l’anima trova nell’amore, ma solo perché il Bene sovrano è degno di essere amato. (…) Questa è la via che ci ha insegnato, dandoci la dottrina dell’umiltà, dell’obbedienza, della pazienza, della forza e della perseveranza.