Martedì 4 Gennaio : Sant’Alfonso Maria de’ Liguori

“Come pecora smarrita vado errando; cerca il tuo servo” (Sal 119,176). Signore, sono la povera pecora che si è perduta dietro la soddisfazione dei suoi gusti e capricci. Ma tu che sei Pastore e anche Agnello, sei venuto dal cielo a salvarmi, immolandoti sulla croce come vittima in espiazione dei miei peccati: “Ecco l’agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo!” Allora, se desidero correggermi, cosa devo temere?… “Ecco, Dio è la mia salvezza; io confiderò, non temerò mai” (Is 12,2). Ti sei dato tu stesso a me: per darmi fiducia, quale prova più grande della tua misericordia potevi darmi?

Bambino caro! Quanto mi dispiace averti offeso! Ti ho fatto piangere nella stalla di Betlemme ; ma so che sei venuto a cercarmi. Ecco perché mi getto ai tuoi piedi e nonostante la miseria e l’umiltà in cui ti vedo in questa mangiatoia e su questa paglia, ti riconosco come mio Re e sovrano Maestro. Comprendo il senso delle tue tenere lacrime: mi chiamano ad amarti, reclamano il mio cuore. Eccolo, mio Gesù, sono oggi ai tuoi piedi per offrirtelo. Trasformalo, infiammalo, poiché sei venuto dal cielo per infiammare i cuori del tuo santo amore. Ti sento dire dalla mangiatoia: “Amerai il Signore Dio tuo con tutto il cuore” (Mt 22,37; Dt 6,5). Ed io ti rispondo: “Mio Gesù, se non amo te, mio Signore e mio Dio, chi potrò amare?”