Mercoledì 14 Ottobre 2020 : Commento Beato Columba Marmion

Si trovano forme di zelo non buono che appaiono buone. Per esempio lo zelo dei farisei, stretti osservatori della legge esteriore. Questo zelo, per così dire “amaro”, (…) viene non dall’amore di Dio e del prossimo, ma dall’orgoglio. Chi ne è preso è pieno di una stima esagerata della propria perfezione; non ha per ideale che il proprio; e quanto non si accorda con esso viene per forza denigrato; vuole piegare tutto al proprio modo di vedere e di fare: da ciò i dissidi; questo zelo finisce nell’odio.

Vedete con quale asprezza i Farisei, animati da questo zelo, andavano contro il Signore, gli ponevano domande insidiose per tendergli trabocchetti e insidie, cercando non di conoscere la verità, ma di trovare Cristo nell’errore. Guardate come insistono, come lo provocano a condannare la donna adultera: “Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?” (Gv 8,5). Guardate come gli rimproverano di compiere guarigioni il giorno di sabato (Lc 6,7); come si lamentano che i discepoli colgano le spighe il giorno di riposo (Mt 12,2); come si scandalizzano di vedere il divin Maestro prendere cibo con peccatori e pubblicani (Mt 9,2); sono tutte manifestazioni di quello zelo “amaro” dove entra spesso l’ipocrisia.