Mercoledì 15 Dicembre : San Gregorio di Agrigento

La luce del sole, vista dagli occhi del nostro corpo, annuncia il sole spirituale, il «Sole di giustizia» (Ml 3,20). Questo è veramente il sole più dolce che sia sorto per coloro che, a quel tempo, hanno avuto il privilegio di essere suoi discepoli e di guardarlo con i loro occhi mentre condivideva la vita degli uomini come se fosse un uomo qualunque. Eppure, era per natura anche vero Dio; per questo era in grado di rendere la vista ai ciechi, di far camminare gli zoppi e di far udire i sordi; ha purificato i lebbrosi e, con una sola parola, ha richiamato i morti alla vita.

E anche ora, non vi è davvero nulla di più dolce che fissare su di lui gli occhi del nostro spirito per contemplare e raffigurarsi la sua ineffabile e divina bellezza; non vi è nulla di più dolce che essere illuminati e abbelliti da questa partecipazione e comunione alla luce, avere il cuore addolcito, l’anima santificata, ed essere ricolmati di una divina esultanza tutti i giorni della vita presente. (…) Infatti, questo Sole di giustizia è, per coloro che lo guardano, il dispensatore della gioia, secondo la profezia di Davide: «I giusti… si rallegrano, esultano davanti a Dio e cantano di gioia» E ancora: «Esultate, o giusti, nel Signore; per gli uomini retti è bella la lode» (Sal 67,4; 33,1).