Mercoledì 29 Dicembre : Liturgia bizantina

Contemplarono i Magi, che sanno leggere i segni degli astri,
sulle braccia materne il Creatore dell’uomo;
in lui hanno adorato il Signore che ha preso la condizione di servo (Fil 2,7).
Offrendogli i loro doni, cantano alla Madre beata:

Ave, Madre dell’Astro perenne,
Ave, riflesso della luce di Dio.
Ave, tu spegni il fuoco della menzogna,
Ave, splendore che ci mostri la Trinità.

Ave, l’odioso tiranno sbalzasti dal trono,
Ave, tu il Cristo ci doni amico degli uomini (Sap 1,6).
Ave, sei tu che riscatti dagli idoli pagani,
Ave, sei Tu che ci liberi dalle nostre opere senza senso.

Ave, in te si estingue il culto pagano del fuoco,
Ave, in te siamo liberati dalla fiamma delle passioni.
Ave, tu conduci i credenti a Cristo, sapienza di Dio (1Col 1,24)
Ave, tu gioia di tutte le genti.

Ave, Vergine e Sposa!

Quando Simeone stava già per lasciare questo mondo,
tu Signore, a lui fosti dato come bambinello.
Ma in Te riconobbe la perfezione della divinità,
e pieno d’ammirazione per te, l’eterno,
esclamò: Alleluia, Alleluia, Alleluia! …

Senza cessare d’essere Dio, il Verbo che nulla può contenere
Si è fatto carne nella nostra condizione umana.
Senza lasciare le realtà di lassù, è venuto ad abitare quaggiù,
scendendo nel seno di una Vergine,
che tutti acclamiamo:

Ave, tempio di Dio, l’Infinito,
Ave, porta del mistero nascosto da secoli.
Ave, annuncio incredibile per gli empi,
Ave, buona novella per i credenti.

Ave, carro di colui che siede sui Cherubini (Sal 80,2),
Ave, trono di colui che supera i Serafini (Is 6,2).
Ave, tu che conduci all’unità i contrari,
Ave, tu che sei Vergine e Madre.

Ave, in te la colpa riceve il perdono,
Ave, in te il paradiso si è aperto di nuovo.
Ave, chiave del regno di Cristo e porta del cielo,
Ave, speranza di eterni tesori.

Ave, Vergine e Sposa!

Tutti gli angeli in cielo son rimasti stupiti davanti alla tua Incarnazione, Signore, poiché tu, il Dio che gli uomini non hanno mai visto, ti sei reso visibile ai mortali e sei venuto ad abitare in mezzo a loro (Gv 1,18.14). Tutti noi ti acclamiamo: “Alleluia, Alleluia, Alleluia!”