Mercoledì 30 Giugno : Sant’Ignazio di Loyola

È proprio di Dio e dei suoi angeli dare con le loro ispirazioni vera letizia e gioia spirituale, togliendo ogni tristezza e agitazione causata dal demonio; è invece proprio di quest’ultimo combattere questa letizia e consolazione spirituale, presentando false ragioni, cavilli e continue menzogne. Solo Dio nostro Signore può dare all’anima una consolazione senza una causa precedente; infatti è proprio del Creatore entrare nell’anima, uscire, agire in essa, attirandola tutta all’amore della sua divina Maestà. Dicendo senza causa, si intende senza che l’anima senta o conosca in precedenza alcun oggetto, da cui possa venire quella consolazione. (…)

È proprio dell’angelo cattivo, che si trasforma in angelo di luce (2Cor 11,14), seguire dapprima il pensiero dell’anima fedele e poi condurlo nel suo: suggerisce, cioè, pensieri buoni e santi, conformi a quell’anima retta, poi a poco a poco cerca di condurla ai suoi fini attirando l’anima ai suoi inganni occulti e ai suoi perversi disegni.

Dobbiamo fare molta attenzione al corso dei nostri pensieri. Se nei pensieri tutto è buono: il principio, il mezzo e la fine e se tutto è orientato verso il bene, è segno dell’angelo buono. Può darsi invece che nel corso dei pensieri si presenti qualche cosa cattiva o futile o meno buona di quella che l’anima prima si era proposta di fare, oppure qualcosa che indebolisce l’anima, la rende inquieta, la mette in agitazione e le toglie la pace, la tranquillità e la calma che aveva prima: questo allora è un chiaro segno che quei pensieri provengono dallo spirito cattivo, nemico del nostro progresso e della nostra salvezza eterna. (…) In coloro che procedono di bene in meglio, l’angelo buono si insinua nell’anima in modo dolce, delicato e soave, come una goccia d’acqua che entra in una spugna; al contrario, l’angelo cattivo si insinua in modo pungente, con strepito e agitazione.