Mercoledì 6 Gennaio 2021 : Commento Santa Gertrude di Helfta

[Nella festa dell’Epifania], stimolata (…) dall’esempio dei beati Magi, Gertrude si alzò nel fervore dello spirito e si prostrò con umile devozione ai piedi santi del Signore Gesù, adorando nel nome di tutto quanto c’è in cielo, sulla terra e negli inferi (cf. Fil 2,10).

E non trovando un dono che potesse degnamente offrirgli, si mise a percorrere l’intero universo, nel suo ansioso desiderio, cercando fra tutte le creature se ce ne fosse una degna di essere offerta al suo unico amore. Così di corsa, bruciante e affannata, nella sete del suo ardente fervore, scoprì cose disprezzabili che chiunque avrebbe respinto, come indegne di essere offerte per la lode e la gloria del Signore. Ma lei, impadronitasene con avidità, si sforzava di restituirle a Colui che dovrebbe esser servito da tutto il creato.

Per questo attirò nel cuore, grazie al fervente desiderio, tutta la pena, il timore, il dolore e l’angoscia che una creatura abbia mai sopportato, non per la gloria del Creatore, ma per sua colpa e infermità. Ed ella le offrì alo Signore come mirra scelta. Poi, seconda cosa, attirò a sé tutta la finta santità e devozione degli ipocriti, farisei, eretici e loro simili. E l’offrì egualmente come sacrificio di incenso soavissimo. Terza cosa, si sforzò di attirare nel suo cuore tutte le tenerezze umane e l’amore impuro di tutte le creature. E l’offrì ai Signore come oro prezioso:

Tutte queste cose si trovavano raccolte nel suo cuore. Il desiderio amorosi col quale si sforzava di farne omaggio completo al suo amato, come un fuoco ardente, li ripulì di ogni scoria. come l’oro diventa puro nella fornace, ed esse apparvero come un nobile e meraviglioso dono per il Signore. Il desiderio di piacergli in ogni modo, mostrato da queste offerte, procurò inestimabili delizie al Signore, come se fossero strenne rarissime.