Non lasciatevi rubare la speranza

 Continuiamo a vivere in questi tempi così eccezionali del Coronavirus: da un lato sono difficili, perché ci obbligano, ci costringono, ci limitano; dall’altro ci fanno apprezzare quello che prima ci sembrava così normale: an-dare a passeggiare in piazza, mangiare una pizza con gli amici, fare una gita, ritrovarsi, organizzare un incontro o una festa… 

A me, come nuovo parroco, costa molto non poter iniziare l’anno pastorale con una bella messa all’aperto insieme ai ragazzi, non poter organizzare un pellegrinaggio ad un santuario con gli adulti, non poter organizzare una festa o una pizza con i giovani ed i giovanissimi, non poter andare a visitare i malati e gli anziani nelle loro case… 

Sono tutte situazioni che riempiono di significato la vita di un sacerdote, oltre che essere occasioni per stare assieme e conoscersi meglio. 

Ed allora, anche se sono tempi difficili, facciamo quello che si può. 

Prudenza e responsabilità 

Però non andiamo oltre, rimaniamo prudenti, responsabili, attenti, ligi, pignoli nell’igienizzazione, nella distanza di sicurezza, nell’obbedire alle regole, anche se ci limitano e ci intristiscono. 

Penso ai nostri amici anziani e malati che aspettano con desiderio la visita di un amico, di un parente e, perfino, del sacerdote. Spero tanto che sia possibile visitarli pre-sto. 

Penso anche ai giovani che ogni giorno fanno già lezione a distanza rimanendo a casa, e che quindi in questo periodo sarà molto difficile poter invitare in parrocchia. 

Avvento e Natale 

Molto presto inizierà l’Avvento e ci incontreremo con catechisti ed animatori per organizzare alcune attività: ma che cosa sarà possibile organizzare? 

Se avete delle idee nuove, originali, strampalate ma realizzabili, sull’Avvento e sul Natale in tempi di Coronavirus, non abbiate paura di proporle, a me o a qualche catechista o animatore. Mi rivolgo a voi genitori, a voi giovani, a voi ragazzi 

Non possiamo rassegnarci a fare poco, a non fare nulla. Se il maligno ci vuole rubare anche questa speranza, noi dobbiamo opporci e dire: No, noi continuiamo a vivere. Noi vogliamo prepararci ad un Natale da cristiani! 

“Non lasciatevi rubare la speranza” è una frase che Papa Francesco ha pronunciato ancor prima che iniziasse questa pandemia. 

Ma oggi, più che mai, vale per noi, tentati di chiuderci in casa, ma anche di chiudere il nostro cuore!