Sabato 10 Aprile 2021 : Commento San John Henry Newman

Ci si sarebbe potuti aspettare che il nostro Signore, una volta risuscitato, si fosse mostrato al più gran numero di persone possibile, e soprattutto a coloro che l’avevano crocifisso. Tutto al contrario, la storia ci mostra che egli si manifesta soltanto ad alcuni testimoni scelti, e specialmente ai suoi discepoli più vicini. Lo riconosce lo stesso Pietro  quando dichiara: «Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che apparisse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti» (At 10,40-41).

A prima vista, ci sembra strano. Siamo disposti infatti a farci della risurrezione un’idea ben diversa, a rappresentarcela come una manifestazione lampante e visibile della gloria di Cristo. (…) Figurandoci la risurrezione come un trionfo pubblico, siamo spinti ad immaginare la confusione e il terrore che avrebbero afferrato i suoi carnefici se Gesù si fosse presentato vivo davanti a loro. Ma, notiamolo, un tale ragionamento equivale a concepire il Regno di Cristo come un regno di questo mondo, e non è giusto. Sarebbe come rappresentarci Cristo che viene già in quel momento a giudicare il mondo, e ciò avverrà soltanto nell’ultimo giorno. (…)

Perché mostrarsi soltanto ad alcuni «testimoni prescelti»? Perché era il mezzo più efficace per diffondere la fede nel mondo intero.(…) Quale sarebbe stato il frutto di una manifestazione pubblica che fosse imposta a tutti? Il nuovo miracolo avrebbe lasciato la folla tale quale l’aveva trovata, senza cambiamento efficace. Già i suoi primi miracoli non avevano convinto tutti. (…) Cosa avrebbero potuto dire e sentire più di prima, anche se «uno risuscitasse dai morti» (Lc 16,31)? (…) Cristo si mostra per suscitare dei testimoni della risurrezione, dei ministri della sua parola, le fondamenta della sua Chiesa. Come la folla, con la sua natura mutevole, avrebbe potuto diventarlo?