Sabato 22 Agosto 2020 : Commento Isacco di Siria

L’umiltà è una potenza segreta che i santi ricevono quando hanno ben compiuto l’ascesi della vita. Questa potenza infatti è data solo a chi raggiunge la perfezione della virtù con la forza della grazia. (…) E’ la potenza stessa che hanno ricevuto i beati apostoli sotto la forma di fuoco. Il Salvatore aveva loro ordinato infatti di non lasciare Gerusalemme fino a che non avessero ricevuto la potenza dall’alto (At 2,3; 1,4). Gerusalemme è qui la virtù. La potenza è l’umiltà. E la potenza dall’alto è il Paraclito, cioè lo Spirito Consolatore.

E’ questo che aveva detto la Sacra Scrittura: i misteri sono rivelati ai piccoli (Lc 10,21). Ai piccoli, agli umili, è dato di ricevere in sé questo Spirito delle rivelazioni che svela i misteri. Per questo si dice dei santi che l’umiltà forma l’anima nelle contemplazioni divine. Nessuno immagini di aver raggiunto l’umiltà perché gli sarà venuto un pensiero di pentimento a un certo punto, o perché avrà versato qualche lacrima. (…) Ma se un uomo ha vinto tutti gli spiriti avversi (…), ha espugnato e sottomesso tutte le fortezze dei nemici, e se allora ha sentito di ricevere questa grazia, quando “lo Spirito stesso attesta al nostro spirito” (Rm 8,16) secondo le parole dell’apostolo Paolo, lì è la perfezione dell’umiltà. Beato chi la possiede. Poiché in ogni momento abbraccia Gesù (cfr Gv 13,25).