Venerdì 20 Gennaio : Santa Teresa del Bambin Gesù

Farò un’unica cosa: comincerò a cantare ciò che devo dire in eterno – « le misericordie del Signore ! » – (Sal 88, 1). (…) Aperto il Santo Vangelo, i miei occhi hanno trovato queste parole: « Gesù salito sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono a lui ». È proprio questo il mistero della mia vocazione, anzi di tutta la mia vita e innanzitutto il mistero dei privilegi di Gesù per la mia anima. Egli non chiama a sé quelli che ne sono degni, ma quelli che egli vuole, oppure, come dice san Paolo: « Dio usa misericordia con chi vuole, e ha pietà di chi vuole. Quindi non dipende dalla volontà né dagli sforzi dell’uomo, ma da Dio che usa misericordia » (Rm 9, 15-16).

A lungo mi sono chiesta come mai il buon Dio avesse preferenze, come mai tutte le anime non ricevessero lo stesso grado di grazie. Mi stupiva vederlo prodigare favori straordinari ai santi che pur l’avevano offeso, come san Paolo o sant’Agostino, i quali, per così dire, erano costretti a ricevere le sue grazie, oppure leggendo la vita dei santi che Nostro Signore ha voluto accarezzare dalla culla alla tomba, senza lasciare sulla loro strada alcun ostacolo che impedisse loro di alzarsi verso di lui… Gesù si è degnato di istruirmi in questo mistero. Ha messo davanti ai miei occhi il libro della natura e ho capito che tutti questi fiori che egli ha creati sono belli… Ha voluto creare i grandi santi che possono essere paragonati ai gigli e alle rose; ma ne ha creati anche dei più piccoli e questi devono contentarsi di essere margheritine o violette destinate a rallegrare gli sguardi del buon Dio quando egli li abbassa ai suoi piedi. La perfezione consiste nel fare la sua volontà, nell’essere ciò che egli vuole che siamo.