Venerdì 25 Giugno : Libro della Genesi 17,1.9-10.15-22.

Quando Abram ebbe novantanove anni, il Signore gli apparve e gli disse: “Io sono Dio onnipotente: cammina davanti a me e sii integro.
Disse Dio ad Abramo: “Da parte tua devi osservare la mia alleanza, tu e la tua discendenza dopo di te di generazione in generazione.
Questa è la mia alleanza che dovete osservare, alleanza tra me e voi e la tua discendenza dopo di te: sia circonciso tra di voi ogni maschio.
Dio aggiunse ad Abramo: “Quanto a Sarai tua moglie, non la chiamerai più Sarai, ma Sara.
Io la benedirò e anche da lei ti darò un figlio; la benedirò e diventerà nazioni e re di popoli nasceranno da lei”.
Allora Abramo si prostrò con la faccia a terra e rise e pensò: “Ad uno di cento anni può nascere un figlio? E Sara all’età di novanta anni potrà partorire?”.
Abramo disse a Dio: “Se almeno Ismaele potesse vivere davanti a te!”.
E Dio disse: “No, Sara, tua moglie, ti partorirà un figlio e lo chiamerai Isacco. Io stabilirò la mia alleanza con lui come alleanza perenne, per essere il Dio suo e della sua discendenza dopo di lui.
Anche riguardo a Ismaele io ti ho esaudito: ecco, io lo benedico e lo renderò fecondo e molto, molto numeroso: dodici principi egli genererà e di lui farò una grande nazione.
Ma stabilirò la mia alleanza con Isacco, che Sara ti partorirà a questa data l’anno venturo”.
Dio terminò così di parlare con lui e, salendo in alto, lasciò Abramo.