Venerdì 3 Settembre : San Giovanni Cassiano

Avevamo lasciato la Siria per la Provincia d’Egitto, con il desiderio di imparare i principi dei monaci anziani, e ci meravigliavamo della grande cordialità con la quale eravamo accolti. Contrariamente a quel che ci era stato insegnato nei monasteri di Palestina, non si osservava quella regola di aspettare l’ora fissata per il pranzo, ma, eccetto il mercoledì e il venerdì, dovunque andassimo, si rompeva il digiuno. Uno degli antichi a cui domandavamo perché, da loro, si omettessero così facilmente i digiuni quotidiani, ci rispose: « Il digiuno è sempre con me. Voi, invece, che fra poco congederò, non potrò tenervi sempre con me. E il digiuno, benché utile e necessario, è tuttavia l’offerta di un dono volontario, mentre il compimento dell’opera della carità è l’esigenza assoluta del precetto. Perciò, accogliendo in voi Cristo, devo ristorarlo e, dopo avervi congedato, potrò compensare in me, con un digiuno più rigoroso, l’umanità che vi ho manifestata per riguardo a Cristo. Infatti, « gli amici dello Sposo non possono digiunare mentre lo Sposo è con loro », ma quando si sarà allontanato, allora potranno farlo.