Domenica 1 Novembre 2020 : Commento San Teodoro Studita

Rallegratevi nel Signore, sempre, (cf. Fil 4,4), figli amatissimi. Rallegratevi, vi supplico, cittadini dei cieli, ma in esilio sulla terra, abitanti della Gerusalemme celeste (cf. Ga 4,26), ma esuli quaggiù, eredi del regno dei cieli, ma diseredati che non hanno parte ai piaceri terreni! Rallegratevi, viandanti pieni d’ardore, di subire esilio e maltrattamenti in terra straniera in nome del comando di Dio! Rallegratevi voi, gli ultimi nel mondo, ma signori di beni che superano la nostra intelligenza (cf Fil 4,7)!

Rallegratevi, nobile compagnia, riunita per Dio, assemblea unita di anima e di cuore, animata da amore filiale e fraterno, copia sulla terra dello stuolo degli angeli! (…) Rallegratevi, operai di Dio, (…) e uomini apostolici. (…) Rallegratevi, voi che gioite gli uni degli altri, fate vostra la buona reputazione di vostro fratello, voi in cui non c’è gelosia, rivalità, invidia, ma piuttosto pace, carità e vita in comune; in verità non dico che non siamo attaccati – infatti, chi è coronato se non colui che lotta e combatte, e che resta ferito da chi lo assale? -, ma dico che non ci lasciamo abbattere dalle insidie di Satana.

Sì, figli miei riuniti da Dio, nutritevi del cibo dello Spirito e bevete l’acqua data dal Signore; chiunque possiederà questa acqua, non avrà più sete, in lui quest’acqua sarà fonte d’acqua zampillante in vita eterna (cf. Gv 4,14). (…) Ancora un poco e avremo vinto. E saremo beati, anche i luoghi si diranno beati, i parenti e la patrie che vi avranno portati (cf. Lc 11,27-28).