Domenica 4 Luglio : San Giovanni XXIII

Ogni volta che ripenso al grande mistero della vita nascosta e umile di Gesù durante i suoi primi trenta anni, la mia mente è sempre più confusa e mi mancano le parole. Oh! E’ evidente: di fronte a una lezione così luminosa, non solo i giudizi del mondo, ma anche giudizi e la maniera di pensare di molti ecclesiastici appaiono totalmente falsi e sono l’esatto contrario.

Da parte mia, confesso che non riesco ancora a farmene un’idea. Per quanto mi conosco, mi sembra di non possedere che l’apparenza dell’umiltà, ma il suo vero spirito, , quell'”amore dell’annullamento” di Gesù Cristo a Nazaret, non lo conosco che di nome. E dire che Gesù ha passato trenta anni di vita nascosta, ed era Dio, ed era “lo splendore della sostanza del Padre” (Eb 1,3), ed era venuto per salvare il mondo, e ha fatto tutto ciò unicamente per insegnarci quanto l’umiltà è necessaria e come occorre praticarla! Ed io, che sono cos’ gran peccatore e talmente miserabile, non penso che a compiacermi di me stesso, a compiacermi di successi che mi portano un po’ di onore terreno; non posso concepire nemmeno il pensiero più santo senza infilarci la preoccupazione della mia reputazione presso gli altri. … In fin dei conti non so abituarmi che con gran sforzo all’idea del vero annullamento, come Gesù Cristo l’ha praticata e come me la insegna.