Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni – 2020

«La ricerca della felicità è comune a tutte le persone di tutti i tempi e di tutte le età. Dio ha deposto nel cuore di ogni uomo e di ogni donna un desiderio irreprimibile di felicità, di pienezza. I nostri cuori sono inquieti e in continua ricerca di un bene che possa saziare la loro sete d’infinito» (Francesco, Messaggio GMG 2015). Ecco allora il significato del titolo dato alla Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni dai vescovi italiani e ripresa dall’esortazione scritta da papa Francesco dopo il sinodo sui giovani “Datevi al meglio della vita” (Christus vivit 143). Non un invito ai giovani a darsi alla bella vita, ma piuttosto a prendere in seria considerazione il “meglio” della vita, ciò che la realizza e la porta a compimento, ciò che può renderla felice.

Ma qual è il meglio della vita? Cos’è la felicità che tanto cerchiamo? Ogni persona potrebbe dirci qualcosa e in ogni persona potremmo trovare una tessera del grande mosaico della risposta a questa radicale domanda del cuore. La Giornata di preghiera per le vocazioni ci consegna una sua risposta. Attingendo alle parole di Papa Francesco (cf: CV 143) ci invita a metterci in cammino e a incoraggiare i giovani a fare altrettanto, ossia a lasciarsi coinvolgere dal futuro e dalla vita del mondo, ad affrontare le paure e la noia che paralizzano per lasciare sbocciare i sogni,  prendere  decisioni  e  farsi

sentire. La felicità, infatti, è talvolta confusa con la tranquillità, l’euforia di un momento, la libertà di fare tutto ciò che si vuole o la gioia spensierata. Darsi alla felicità, invece, significa accogliere la chiamata al cammino, alla ricerca interiore, alla condivisione della propria storia con quella degli altri e a un bagno di realtà, ossia a non temere di ascoltare la voce di Colui che ci chiama da dentro innumerevoli situazioni a diventare responsabili di una missione. Sì, è l’incontro con il Signore, «con un avvenimento, con una Persona, che dà alla vita un nuovo orizzonte e con ciò la direzione della vita» (CV 129).

Scegliere il “meglio della vita” non va per niente da sé, anche quando ci si presenta dinanzi: da un lato ci manca la forza di sceglierlo o lo slancio di deciderci per paura di sbagliare o di inguaiarci, dall’altro è come se non fossimo allenati a riconoscerlo, come se il cuore non fosse capace di intuirlo, di sentirne la presenza. ..

La nostra interiorità ha bisogno di essere valorizzata ed evangelizzata, ossia illuminata dal Vangelo, dalla sapienza della fede, per imparare un nuovo modo di sentire, cristiano, in cui i nostri sensi sono in accordo con quelli di Cristo. ..

«Per favore» sono le parole che papa Francesco aggiunge al suo invito ai giovani a darsi al meglio della vita. In questa sua espressione ormai familiare, troviamo tutto il suo desiderio che i giovani siano felici. ..

Diamoci il diritto di sentire fino in fondo il bisogno dei giovani di essere felici e mettiamoci al loro fianco per camminare verso il meglio della vita. Preghiamo per loro e con loro; stiamo con loro, gratuitamente, senza temere di aiutarli a scavare i loro desideri e di addentrarci nel loro desiderio più profondo, quello di Dio.

don Silvano Trincanato, direttore dell’Ufficio diocesano per la Pastorale delle vocazioni

 

“Ciascuno possa scoprire con gratitudine la chiamata che Dio gli rivolge, trovare il coraggio di dire “sì”, vincere la fatica nella fede in Cristo e, infine, offrire la propria vita come cantico di lode per Dio, per i fratelli e per il mondo intero. La Vergine Maria ci accompagni e interceda per noi”. 

Dal messaggio di Papa Francesco per la Giornata Mondiale di preghiera per le vocazioni 8/3/2020