OGGI COME ALLORA: UNIAMOCI CON LA PREGHIERA

SCARICA IL FOGLIETTO

1. Nel 1855 una violenta epidemia di colera arrivò in tutto il Paese italiano, dal Piemonte sabaudo al granducato di Toscana, dal ducato di Modena allo Stato pontificio, dalla Lombardia austriaca all’isola d’Elba e all’isola del Giglio. Colpì nel solo Veneto ben 80.000 persone (il 34 per mille della popolazione), metà delle quali con esito mortale. Il colera attaccava soprattutto le popolazioni rurali.

2. Il registro dei morti, custodito nell’Archivio Parrocchiale di Anguillara, segna la celebrazioni di 115 sepolture nel 1855; 92 nel 1854; 95 nel 1856; 80 nel 1857; 68 nel 1858.

E dove è annotata la causa della morte, dal 13/6/1855 al 13/8/1855, in 3 mesi, sono dichiarati 27 i morti per colera, solo ad Anguillara.

Da qui la scelta della popolazione di Anguillara di dedicare come riconoscenza alla Cara Madonna del Capitello, tanto invocata in quei mesi, un nuovo Oratorio, per la liberazione avvenuta dal temuto morbo del colera.

Così si legge nella cronistoria di allora: Quando nel 1855 la popolazione di Anguillara ottenne la liberazione dal colera, i parrocchiani s’impegnarono con un voto di costruire un Capitello più ampio (ultimato nel 1866 nella forma attuale, rotonda, con due piccole torri campanarie); inoltre, sempre per voto, dal 1865 ogni cinque anni, in Settembre, si celebrano le cosiddette “Feste Quinquennali”: dieci giorni di preghiere in ringraziamento per la liberazione dal colera, e la statua della Madonna viene solennemente portata in Chiesa parrocchiale e per le vie del paese.

UNA PROPOSTA:

Non potendo fare comunità attorno all’Eucaristia, prima del 3 aprile, facciamolo subito pregando in famiglia gli uni per gli altri, anche con la proposta che segue.

Per l’affetto che ci lega alla Madonna del Capitello, in preparazione

alle prossime Feste quinquennali, ogni sera, al suono della campana  delle 20,00 (da sempre la campana  dell’Ave Maria della sera) in ogni  famiglia si preghi un’Ave Maria per  sé e una per ognuno dei propri  cari, invocando protezione e guarigione da tutti quei mali che oggi ci affliggono, minacciando la salute del mondo intero.

SCARICA IL FOGLIETTO