Verso il nuovo Consiglio Pastorale

– indicazioni della Diocesi –

  1. Natura del CPP

«Il Consiglio pastorale parrocchiale promuove, sostiene, coordina e verifica tutta l’attività pastorale della parrocchia, al fine di suscitare la partecipazione attiva delle varie componenti di essa nell’unica missione della Chiesa: evangelizzare, santificare e servire l’uomo nella carità» (Statuto, art. 2).

Alla luce dell’ecclesiologia di comunione il CPP dà visibilità a una comunità che cammina insieme nella complementarietà delle diverse vocazioni

  1. Finalità [consigliare] e metodo [discernimento comunitario]

Il CPP è il primo e principale luogo dove la comunità cristiana, per vivere e comunicare il Vangelo, … e attraverso il metodo del “discernimento comunitario”, svolge il suo compito di “consigliare” la comunità e chi la presiede (parroco).

  1. Le competenze del CPP

Tra i compiti del CPP occorre innanzitutto rilevare:

  • l’elaborazione del programma della comunità parrocchiale o dell’unità pastorale alla luce degli Orientamenti diocesani e in comunione con il vicariato;
  • avere cura che nella comunità cristiana la comunicazione della fede sia assunta come compito proprio e prioritario in tutti gli ambiti/settori e da parte di tutti i soggetti di pastorale, ciascuno nel suo specifico, promuovendo uno stile di sinodalità in cui sia operativamente attuata la corresponsabilità ecclesiale;
  • le indicazioni che il CPP elabora diventano le linee di riferimento per gli operatori pastorali (e per tutti i gruppi) ai quali spetta l’esercizio della ministerialità;
  • è il punto di raccordo (comunione reale) tra tutte le realtà presenti in parrocchia … i vari gruppi (di servizio, di formazione…), le istituzioni e strutture parrocchiali e tutte le altre realtà legate alla parrocchia sono invitati a sintonizzare il proprio programma e le attività alla programmazione coordinata dal CPP;
  • è importante che il CPP abbia il respiro del vicariato e della Diocesi: spetta ad esso infatti tradurre localmente tutto quello che matura a livello vicariale e diocesano. Dall’altra parte, il CPP si farà anche interprete delle istanze locali presso il vicariato e la Diocesi;
  • secondo le nuove norme, spetta al CPP indicare i membri del Consiglio parrocchiale per la gestione economica (CPGE) per il nuovo quinquennio.

4. Il percorso per arrivare alla formazione del nuovo CPP

All’incontro della presidenza sono stati fissati alcuni passaggi per arrivare al nuovo CPP.

  • La “prima indicazione di nomi”, si farà durante le celebrazioni tra il 27 gennaio e il 4 febbraio, su apposite schede, distribuite a fine messa e che si potranno trovare anche presso il Bar del patronato fino al 4 febbraio;

  • i presenti che abbiano compiuto 16 anni saranno invitati a scrivere nome e cognome di 2/3 persone che fanno parte della comunità ritenute degne e in grado di rappresentare la comunità stessa nel prossimo CPP, secondo i seguenti criteri: siano persone aperte al cammino di fede, condividano la vita della comunità, abbiano compiuto 18 anni di età; i maggiorenni possono indicare anche se stessi.

  • Dopo la prima consultazione, tra il 5 e l’11 febbraio, i nomi che saranno segnalati verranno raccolti in ordine di preferenze; ed entro il 17, la presidenza del CPP li contatterà a uno a uno, notificando l’indicazione della comunità, esplicitando il senso ecclesiale del CPP e chiedendo a ciascuno la disponibilità a far parte dei candidati.

  • Con le disponibilità ricevute si formeranno due liste di candidati, distinte secondo due fasce di età (i più giovani e gli adulti).

  • Sabato 17 e domenica 18 febbraio, si procederà con la votazione:

al termine delle messe, verranno distribuiti ai presenti – che abbiano compiuto i 16 anni – i fogli con le liste dei nomi e una penna, con l’invito a segnare fino a 4 preferenze, due per lista.

  • Le persone che avranno ottenuto il maggior numero di preferenze verranno ancora una volta interpellate sulla loro disponibilità ad accettare l’incarico, fino al raggiungimento del numero di 15 consiglieri.

  • Gli ambiti significativi e i vari gruppi pastorali dovranno aver designato in precedenza il proprio rappresentante in CPP, in modo che se una persona indicata dalla comunità sarà tra i nomi di questi, si potrà accogliere un altro nome tra quelli indicati dalla comunità.

Durante questo periodo, accompagnati dalla preghiera della comunità, ognuno è invitato a riflettere e a valutare una sua possibile candidatura a far parte del Nuovo CPP, chiamati a passare dalla partecipazione alla collaborazione e alla corresponsabilità.